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Zaha Hadid è stata un architetto rivoluzionario. Sebbene acclamatissima dalla critica, per molti anni non ha costruito pressoché nulla, e c'è chi è arrivato a dire che i suoi progetti audaci e futuristici erano irrealizzabili. Durante gli ultimi anni della sua vita, tuttavia, le coraggiose visioni di Hadid sono diventate realtà, portando un nuovo linguaggio architettonico assolutamente unico in città e strutture tanto diverse quali il Rosenthal Center for Contemporary Art a Cincinnati, salutato dal New York Times come "il più importante edificio di nuova costruzione in America dai tempi della Guerra fredda"; il MAXXI a Roma; la Guangzhou Opera House in Cina; e il London Aquatics Centre per le Olimpiadi del 2012. Al momento della sua improvvisa scomparsa, nel marzo del 2016, Hadid era universalmente considerata una delle principali archistar di tutto il mondo, nonché la prima donna ad aver vinto sia il Premio Pritzker per l'architettura sia la medaglia d'oro del RIBA. Più di ogni altra cosa, tuttavia, Hadid era una creatrice di forme nuove, il primo grande architetto del nuovo millennio. Dai primi edifici definiti da angoli spigolosi alla fluida architettura degli anni successivi che sintetizzava pavimenti, pareti e soffitti in opere totali, questa introduzione essenziale presenta i progetti centrali della pionieristica pratica di Hadid, per fare luce su un'artista, e un architetto, che ha lottato per infrangere le vecchie regole e si è costruita il proprio universo nel XXI secolo.